LÆapertura regolabile che controlla la quantità di luce che raggiunge la pellicola in una fotocamera normale oppure il sensore CCD in una fotocamera digitale. Ha una forma che assomiglia allÆiride dellÆocchio umano e presenta al proprio centro unÆapertura circolare che può allargarsi o restringersi, solitamente con incrementi o decrementi definiti. Si trova fra lÆobiettivo della fotocamera e lÆelemento sensibile su cui deve essere registrata lÆimmagine (pellicola o CCD). Nelle fotocamere tradizionali, la regolazione dellÆapertura del diaframma è manuale e avviene mediante una ghiera sul corpo dellÆobiettivo che ruota in senso orario per chiudere il diaframma e in senso antiorario per aprirlo, fermandosi in posizioni (stop) che corrispondono a valori predefiniti. Per ciascuna di queste posizioni la luce che entra è esattamente il doppio oppure la metà della precedente (a seconda che stiamo aprendo o chiudendo il diaframma). Perciò la parola diaframma viene anche usata come unità di
misura per indicare la variazione di luminosità tra i vari soggetti di unÆimmagine, in questo caso diventa sinonimo di stop. Un diaframma corrisponde a un rapporto dÆilluminazione 2:1, cioè la parte illuminata del soggetto è doppiamente luminosa rispetto a quella in ombra.
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